SEDE
Chiesa di Maria SS. dell’Itria dei Cocchieri - Palermo
FESTA
Venerdì Santo
SEDE
Chiesa di Maria SS. dell’Itria dei Cocchieri - Palermo
FESTA
Venerdì Santo

Manganante cita l’esistenza della chiesa di Maria SS. dell’Itria dei Cocchieri in via Alloro. “Sopra la porta di questa Chiesa sta un piccolo marmo nella quale così sta scritto: In te dulcis Maria speramus ut nos defendas in aeternum 1598”. Mongitore scrive in relazione della confraternita: “I Cocchieri volendo fondare una Chiesa per uso particolare della loro Unione, pigliarono luogo presso la Fiera vecchia, e nella strada chiamata dell’Alloro. Fabbricarono dunque nel 1596 la Chiesa dedicandola alla Madonna dell’Itria, e fu ridotta a perfezione nel 1598”. Dallo stesso manoscritto si ricava la notizia tratta da P. Cannizzaro, in base alla quale l’atto di fondazione fu redatto dal notaio Vincenzo Donato il 22 settembre 1598. Si tratta dunque di confraternita di maestranza. Villabianca precisa che la chiesa nasce in via Alloro, presso il palazzo Aragona nel quartiere della Kalsa. La chiesa dunque, edificata nel 1596 fu perfezionata nel 1598. G. Palermo riporta la stessa data di fondazione del Mongitore e ricorda la processione del Venerdì Santo “composta di tutto il ceto dei Cocchieri decentemente vestiti a bruno, che conducono la Vergine Addolorata, e Gesù Morto dentro un’urna chiusa dai cristalli”.

F.Azzarello riporta come data di fondazione della confraternita il 1594, anziché il 1598 come riferisce il Mongitore. Egli scrive che inizialmente i cocchieri maiuri (maggiori), si tassavano con 12 onze ciascuno e con l’aiuto dei loro padroni costruivano la piccola chiesa della Madonna dell’Itria in via Alloro. Successivamente, nata la confraternita, i cocchieri ammisero gli uomini alle loro dipendenze, i cavalcanti e i camerieri. Sempre Azzarello fa risalire al 1596 l’inizio delle processioni del Venerdì Santo, dopo l’acquisto di due statue del Cristo Morto e dell’Addolorata. Durante la processione che si apriva con una grande Croce di legno sfilavano ai lati della Croce due membri in frac, seguivano i confrati con livree “azzurro e oro per Casa Branciforte di Trabia e di Butera, marrone e argento per Casa Settimo di Fitalia e di Giarratana, giallo e verde per Casa Valdina, giallo azzurro per Casa Baucina, rosso giallo per il Municipio. Nonché altre di Casa Galati, Mazzarino, Scalea”.

Dall’Archivio Diocesano di Palermo si ricava che i capitoli della confraternita furono approvati il 22 ottobre 1614. G. Gallo riporta come data di fondazione il 1569 e scrive che i confrati nel 1861 subirono il furto degli arredi sacri in argent e riferisce di uno statuto del 1817, aggiornato nel 1926. Il primitivo simulacro dell’Addolorata venne distrutto da un incendio il 2 marzo 1896 e sostituito da un nuovo, pronto l’8 aprile 1898 per la processione del Venersì Santo. La confraternita, il cui scopo è quello di promuovere il culto di Maria Addolorata e Cristo Morto, continua ad avere sede nell’omonima chiesa di via Alloro.