SEDE
Santuario di Maria SS. Lauretana - Altavilla Milicia
FESTA
8 settembre
SEDE
Santuario di Maria SS. Lauretana - Altavilla Milicia
FESTA
8 settembre

La devozione per la Madonna Lauretana, il cui nome è forse corruzione del titolo di Madonna dell’Oreto, fiume palermitano, si diffuse nella Sicilia occidentale in seguito ad un singolare avvenimento. Un’incursione di pirati, avvenuta nella costa di Altavilla tra il 14 e il 15 luglio 1636, fece sospendere a Palermo i festeggiamenti in onore di Santa Rosalia, perché la milizia cittadina si dovette spostare nel fondaco della Milicia da dove i pirati minacciavano la città. Alla fine, i corsari furono costretti alla fuga, ma prima recarono oltraggio al quadro della Madonna, custodito nella chiesetta del piccolo borgo, colpendolo con un’accetta (C. Scellato, I santuari…, 1983, pp. 163-166).

La notizia del sacrilegio suscitò a Palermo grande impressione e, in ringraziamento della liberazione dalle incursioni piratesche, crebbe l’amore dei palermitani e degli abitanti dei centri vicini per la Vergine della Milicia. L’opera ridipinta attraverso i secoli è stata recentemente restaurata e riportata alla sua immagine originaria. Si tratta di una tavola raffigurante la Madonna col Bambino e San Francesco d’Assisi, donata a questa chiesa dal fondatore del paese, Francesco Maria Beccadelli Bologna (cfr. M.C. Di Natale, infra). Nella Chiesa-Santuario di Altavilla un gruppo di fedeli del luogo costituì intorno al 1870 una congregazione spirituale con lo scopo di diffondere il culto della vergine Lauretana, come attestano alcuni medaglioni d’argento risalenti a quell’epoca. La costituzione della confraternita risale comunque all’anno 1958. I confrati celebrano la festa della Madonna l’8 settembre. Dopo la solenne processione del carro trionfale, il quadro della Madonna, prima di rientrare al santuario, sosta rivolto verso Palermo per benedire il capoluogo, sottolineando così che la città ha bisogno della protezione di Maria.

La confraternita celebra inoltre la processione del Venerdì Santo.