1590 – Maria SS. della Mercede al Capo

Le prima notizie di questa confraternita le dà il Cannizzaro nel XVII. Il Manganante parlando del Convento di S. M della Mercè, sotto il titolo della Redenzione dè Cattivi in possesso dei Barbieri nella piazza del Capo, annota nel suo scritto a piè di pagina che la “compagnia di S. Maria della Mercede nel Capo hebbe la sua fondazione nell’anno 1590… Fu fondata questa compagnia nel medesimo convento di S. M della Mercè… nell’anno 1590 a 18 di ottobre nella quale dimorò gran tempo”.

Mongitore scrive che questa confraternita “fu fondata nel convento dei Padri di Santa Maria della Mercè ala Capo a 18 novembre 1590, e furono i suoi fondatori: Bartolomeo Marvaccio, Giuseppe Montalbano, Simone Pagano, Pietro Di Silunizo, Antonio Prarugano, Mariano Panifici, D. Giuseppe Gervyo dell’Ordine della Mercè, il sacerdote D. Filippo Zito Cavinya, uomo insigne per santità e virtù, Vincenzo Montalbano, nobile Francesco Graziano, Santo Molinaro, il sacerdote Niccolò Paniyano, Sebastiano Marzo,… formati i capitoli, l’invitarono in Spagna dal P. Michele Peda Provinciale della Spagna e Sicilia… Dimorò questa compagnia nel Convento per qualche tempo ma poi nel 16 fondò il suo oratorio vicino… ed esso fondò un beneficio semplice sotto il titolo della Madonna della Mercè per atto legale del notaio di Graziano il 19 maggio 1601 che dettò P. Beneficiale D. Marino Bologna nobile palermitano. Questi capitoli furono redatti in atto pubblico dal notaio Antonio Lo Faso il 1° giugno 1683”.

La Confraternita venne rinnovata nel 1813 dal R.P. Luigi Mannino il quale, come scrive G. Palermo e Azzarello, fece costruire allo scultore Girolamo Bagnasco un simulacro di M. SS della Mercede che “in ciascun anno nell’ultima domenica di settembre si conduce processionalmente per promuovere il culto di Maria”.